Probabilmente c’è chi penserà che la parola “Sado-Chic” si riferisce a chi non è “nè carne nè pesce”. Dominante ma non troppo, chic senza eccessi, sottomessa quanto basta. Nulla di più sbagliato.
Sado-Chic più che uno stile è un modo di essere. Abbandonate le strette tute integrali di ecopelle o vinile, accessori interamente coperti di borchie e fruste come se piovesse, dimenticate lo stivale altezza inguinale. Sado-Chic non è una dichiarazione fatta dall’alto di un pulpito “Guardatemi, sono dominante/sottomessa e amo il sadomaso“. E’ un sottile suggerimento, un invito, uno stile fatto di dettagli, un segreto taciuto e appena accennato.
In questo stile l’eco-pelle è ben gradita ma “a zona”. La minigonna, i guanti, la giacca, ma mai tutti insieme. Sì invece ad un accessorio in acciaio e pelle; un bracciale, un girocollo semplice dalla linea importante e squadrata. Aboliti fronzoli e brillantini. Bustini essenziali, dalle linee pulite, raso, seta, rubber, profilati e aderenti, lisci al tatto, quasi una seconda pelle, effetto bagnato…
Bandito il motivo floreale, i colori pastello, i pizzi e i merletti di ispirazione romantica. Il messaggio è quello di una personalità decisa, alla ricerca di forti emozioni, che ama giocare con i ruoli e si nutre di sensazioni contrastanti ma non è alla portata di tutti. Solo uno sguardo attento riuscirà a catturare l’essenza. Qualcuno di affine, qualcuno che a sua volta ama cercare, scoprire e immaginare e non si accontenta di avere tutto troppo facilmente. Uno stile che non definisce neanche la relazione tra i ruoli: chi domina? chi è dominato/a? Una cosa è certa, qualsiasi ruolo si abbia, lo stile sado-chic veste chi ha una forte, interessante e anche un po’ controversa personalità.