Come fare un pompino perfetto
Il pompino perfetto fa parte dei sogni maschili ma se non è fatto bene può trasformarsi in un incubo! Tutti i consigli su cosa fare e soprattutto non fare!
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Il pompino perfetto fa parte dei sogni maschili ma se non è fatto bene può trasformarsi in un incubo! Tutti i consigli su cosa fare e soprattutto non fare!
E’ una “pratica” davvero molto antica. Uno storico evergreen che ha superato, una sculacciata dopo l’altra, secoli di storia al punto tale da meritarsi un nome tutto suo: Spanking.
Praticata in un contesto puramente erotico fino anche al BDSM dove raccoglie consensi sia tra sculacciati (Spankee) che tra gli sculacciatori (Spanker). Benché spesso e volentieri sia finalizzata all’eccitazione di almeno uno dei due partner, meglio ancora di entrambi, è seguita o preceduta da giochi erotici di altro genere. Classica la posizione Over the Knee (OTK), con il partner sottomesso sdraiato sulle ginocchia dello Spanker, in generale sono “valide” un po’ tutte le posizioni a 90°, quindi con il busto in avanti , su una base d’appoggio o in una ginnica posizione piegata su sé stessi, con le mani alle caviglie.
Quali parti si possono colpire? Quelle morbide… come i glutei. E’ importante colpire il punto giusto. In generale fruste, frustini, paddle o mani, vietato colpire le articolazioni e attenzione a non avvicinarsi alla spina dorsale. La sculacciata per essere sicura deve essere data su quelle volgarmente chiamate “chiappe”.
Cosa rende il gioco conturbante? Oltre al puro piacere fisico, se siete appassionati di sadomaso, o erotico-mentale per gli Spanker, c’è una componente importante: il gioco di ruolo. Ben vengano quindi i giochi dove l’uomo “punisce” maldestre o inadempienti sottoposte: dottore/infermiera, capo/segretaria, pilota/hostess, professore/scolaretta, ma anche al contrario quando è la donna a dominare, poliziotta/detenuto, maestra/scolaro, mistress/sottomesso, domestica/padrone di casa.
Tante le trasformazioni di questa arte, e tanti gli “strumenti” utilizzati. Dalla più classica sculacciata a mani nude sulle natiche scoperte alle varie palette e frustini più o meno efficaci secondo i casi e gli usi. Per non dimenticare le calze e i bodystocking, con apposite aperture nella parte posteriore, necessarie per non attutire minimamente il colpo secco, caldo e sonoro dell’impatto sulla nuda pelle.
Perché non provare dunque? Magari partendo da zero, con una piccola sculacciata data al momento giusto senza troppa forza e vedere che reazione ha il partner. Magari non gradisce o potrebbe sorprenderci e rimanerne gratificato/a, potrebbe addirittura innamorarsi di tale pratica, in ogni caso tanto vale scoprirlo.
Da non dimenticare: è importante prendersi cura di chi è stato sculacciato, l’ “aftercare” è fondamentale, quindi un pò di crema e di coccole sulla parte arrossata non sono obbligatorie ma faranno di certo piacere al partner.
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non sapevo esistessero accessori così carini per le sculacciate ^_^ Potebbero essere i miei prossimi acquisti!