Venire in faccia: come farlo senza essere rifiutati
Venire in faccia: una pratica che scatena fantasie, tabù e mille domande. Piace davvero a tuttə? Come chiederlo senza farsi odiare? E se la persona accetta, quali accortezze servono per farlo bene?
In questa guida parliamo senza filtri di come proporre il facial al/alla partner, dei motivi per cui può essere un gioco erotico molto apprezzato e di tutto ciò che è bene sapere per non trasformare il momento clou in un disastro.
Sesso orale, preliminari e facciali: se pensi che “basta venire”, allora meglio leggere bene, perché qui ti spiego come farlo senza essere rifiutatə e senza risultare un dilettante. 😉
Venire in faccia o, come molti amano dire, “venirle in faccia“? Strano ma vero: online se ne parla quasi sempre in chiave etero, come se fosse una fantasia esclusiva degli uomini verso le donne.
E sì, di solito sono proprio gli uomini (abitanti dei cari vecchi forum) a dispensare consigli su come eiaculare sul viso di una donna, tra teorie pseudo-scientifiche sull’“aerodinamicità dello sperma” e un ego da far tremare le pareti. Quanta pazienza ci vuole per leggere certe perle… 😇
È giusto allora ricordare che questa pratica non ha confini di genere né di orientamento: riguarda tutti. Che tu sia uomo, donna o qualsiasi altra identità, se hai mai avuto a che fare con un pene ti sarà capitato di avere a che fare anche con il prodotto del “serpente con un occhio solo” 🐍🤣 – citando la nonna di Se scappi ti sposo.
Prima di proseguire, un avviso di servizio: 🔞 questo articolo è per maggiorenni. Contiene linguaggio esplicito e diretto. Se pensi di poterti sentire a disagio, è il momento giusto per chiudere la pagina e tornare a contenuti più soft.
Ok, chiusa la parentesi burocratica. Adesso entriamo nel vivo:
Come la prende… chi lo prende in faccia?
Non posso parlare per tuttə, anche se, diciamolo, i sexy shop sono un po’ come confessionali e qui mi raccontate di tutto 😲🤭. Però, qualche mito sull’<strong>eiaculazione sul viso</strong> dal punto di vista di chi riceve lo possiamo sfatare senza problemi:
❌ 1. Non è vero che vogliamo sempre essere dominatə
Basta con questa leggenda urbana del “dimostrare di essere un maschio alfa” o del “se lə fai venire 3 volte allora sarà felice di farsi sborrare in faccia”. La sagra del maschilismo è ufficialmente aperta, servitevi pure. 🙄
Ragazzi, ragazze, persone tutte: che vi passa per la testa?! 🤣 Prendere lo sperma in faccia non è questa pratica proibita, torbida o estrema che vi siete costruiti nella fantasia. Non è una prova di virilità spartana né un rituale tantrico di sottomissione cosmica.
Sarò cruda (che novità): non sempre ci frega un caxxo di sentirci dominatə. Quello che conta è fare del gran sesso, farci godere. Punto. That’s all, folks! 😂
❌ 2. Non è vero che confrontarsi su dove venire non si può fare.
Certo, non è il caso di disquisire per minuti interi sul tema, ma questa regola del “ah no, non devi mai chiedere nulla, tu la fai godere e poi le vieni in faccia e punto” sa tanto di vecchia pubblicità anni ’90. Vi ricordate quella del profumo? “Per l’uomo che non deve chiedere mai”. 🤣
Dai su, se non vi conoscete ancora così bene o non lo avete mai fatto con quel partner, dire tre parole non rovina il mood, anzi: vi assicura che anche a lei/lui* piaccia l’idea. Poi certo, può darsi che l’abbia già fatto capire con l’atteggiamento, la posizione, qualche gesto… ma diciamocelo: l’attenzione ai micromovimenti è livello zero. Non siamo in una puntata di “Lie to Me”.
Questo non significa sparare la domanda a 0.5 secondi dall’orgasmo e rovinarsi tutto il climax. Potete accennarlo prima, quando la tensione sta salendo alle stelle: un bel “posso venire sul viso?…” sussurrato all’orecchio durante la penetrazione, un pompino o una spagnola è un modo elegante e sexy per comunicare le vostre intenzioni.
Se non serve, non c’è nulla da comunicare: vi conoscete già? Lo avete già fatto? Sai per certo che all’altrə piace? Ti ha fatto capire che lo vuole in faccia? Perfetto, vai dritto come l’Orient Express. 🚄
Ma se sei nel dubbio cosmico, il mio consiglio è: ditelo voi. Ricordate che la “scuola” di molti uomini sono i porno. E ora la domanda da un milione di dollari: “Nei pornazzi lo dicono prima?” No. Ma sapete perché? Perché i porno non sono la realtà. Gli attori sono pagati per fare certe scene, e ogni dettaglio è concordato a contratto 💸💵💰. Quindi no, non sono un modello di galateo sessuale… anzi, spesso sono l’esatto opposto.
❌ 3. Non è vero che tutto quello che non va a finire dentro è "roba sprecata"
Ogni tanto leggo commenti di chi si vanta della propria abilità nell’ingoio, sostenendo: “tutto quello che esce è roba sprecata e io non spreco niente”. Amicə dalla gola profonda quanto la Fossa delle Marianne, la verità è che dipende da quanto sei fortunato/a 😅.
Alcuni uomini hanno il seme più gradevole del mondo, ok. Ma quante/i possono confermare di aver incontrato almeno una volta Mr. Sperma al gusto di candeggina? 🥴
Quindi perché soffrire? Non c’è nulla da dimostrare. Se il pompino sta per finire e davanti a te hai un “cocktail” degno di un laboratorio chimico… allora sì, spargilo pure ovunque, persino spediscilo in orbita 🚀. Ma sulle papille gustative… anche no. 😱
Al di là di questo dato biologico, la vera ragione è semplice: l’eiaculazione sul viso è solo una delle tante pratiche possibili e ha una sua carica erotica unica (che esploriamo tra poco).
E ora veniamo a 3 miti che mi sento di confermare:
✅ 1. E' vero: Non venire su occhi, naso, capelli
È vero che nel galateo del “venire in faccia” ci sono un paio di regole d’oro: possibilmente evita di centrare zone critiche come capelli, narici e occhi. Perché? Semplice. Soprattutto nei pompini clandestini, quelli fatti di fretta magari in macchina 🚗💦, costringeresti il/la partner a lavarsi i capelli (ciao piega perfetta 👋) o a strofinarsi occhi e naso tra fastidi e bruciori vari.
Insomma, fai in modo che questo orgasmo selvaggio non si trasformi in una gran rottura di ⚾⚾ per l’inevitabile opera di pulizia e restauro successiva. 😉
✅ 2. È vero che il tasso di erotismo deve crescere prima del climax
Questa è una cosa molto comune anche in altre pratiche, come l’anal, soprattutto per chi non è abituato. Se durante il rapporto tutto è stato super clean, tranquillo, pacato, quasi timido… allora sì, venire in faccia può sembrare fuori luogo.
Mi spiego meglio: per le pratiche un po’ più hot, per quelle cose zozze che tanto amiamo 😏, serve un crescendo di complicità. L’intimità deve salire di livello, la soglia del pudore scendere gradualmente, fino a creare quello spazio perfetto per i gesti più istintivi e audaci. Per dirla senza troppi giri di parole: le porcate. 😂 (Dai, almeno apprezzate lo sforzo di cercare parole eleganti… anche se non è il mio forte! 😇)
Perché diciamolo: sesso e intimità non sono sinonimi. Un semplice rapporto sessuale senza un saliscendi erotico, senza quella tensione che ti fa perdere la testa, resta solo… sesso. E lo so che qui scontento qualcuno, ma la verità è questa: se con quel partner non c’è intesa, puoi leggere tutte le guide, fare corsi in pdf, pregare i santi del Kamasutra o studiare porno come se fossero documentari. L’erotismo non lo compri. Magari il sesso funziona, ma l’erotismo? Ho i miei seri dubbi.
✅ 3. E' vero che spesso è il/la partner a chiedere di venire in faccia
Questo non annulla tutto quello che abbiamo detto finora, anzi. Se ci sono i giusti presupposti – piace la pratica, piace il sapore 😋, c’è complicità e l’intesa è alle stelle – allora sì, questa richiesta può arrivare spontanea. Magari sussurrata, fatta intendere con uno sguardo o desiderata come fossero gocce di acido ialuronico gratis. 💦😍
Ma perché può piacere anche (o soprattutto) a chi lo riceve? I motivi sono tantissimi, personali, unici… ma se vogliamo dirla fuori dai denti:
- perché è eccitante vederlo venire liberamente, senza freni
- perché è visivamente potente: quando viene dentro non si vede nulla, qui invece lo spettacolo è tutto davanti agli occhi
- perché ha qualcosa di sfrontato, un po’ rude, una piccola trasgressione che spezza la routine
- perché lascia le mani libere per fare altro: guardare, chiudere gli occhi, aprire la bocca, tirare fuori la lingua, leccare, toccare… tutto quello che ci va
- perché per alcuni è percepito come un complimento erotico: un gesto che dice “mi ecciti così tanto che non riesco più a trattenermi”
E questi sono solo alcuni dei motivi. Ce ne sono molti altri, anche psicologici, che esulano dal terreno puramente “ludico” di questo blog.
E se non vuole che vengo in faccia?
Eh già. So che questa cosa i fuffa-guru del sesso quasi non la contemplano. Per loro, se applichi alla lettera i loro segreti da quattro soldi, grazie alla legge di attrazione della fregnaccia al kilo, il tuo sperma diventa all’istante la prossima maschera di bellezza virale su TikTok. Tutto vero come una banconota da un euro e mezzo. 🤥🤣
La realtà? È molto più soggettiva. Potresti ricevere un “no” – e sarebbe assolutamente normale. Non a tutti piace questa pratica. 😧🙅♀️🙅♂️ E attenzione: non è un rifiuto a te come persona né come amante, quindi niente musi lunghi, grazie. 😉
E se succede proprio sul più bello? Sei lì, all’apice, a un passo dall’orgasmo e arriva un inequivocabile: “non in faccia!” che ti taglia le gambe e l’entusiasmo. 😞😨😰 Lo so, può rovinare il climax… ma no, venire in faccia lo stesso non è una “variante”. No significa no. Punto.
Ecco perché ti consiglio di prepararti un salva-orgasmo mentale, da tenere in un angolino del cervello (anche se in quel momento sarà in modalità “fuori servizio” 😅). Così avrai già pronta un’alternativa sexy da sfoderare al volo, senza spegnere il mood.
💦 Venire sul collo o sul petto: la collana di perle
Ecco il salva-orgasmo perfetto quando un pompino non finisce in bocca, una spagnola si trasforma in maratona, il coito interrotto (spoiler: fallisce nel 70%, usate il preservativo!) o quando uno dei due è già venuto e la batteria va in modalità 🔋 “Low Power”.
Ma attenzione: una collana di perle fatta per puro piacere non è un ripiego per molti. Anzi, esiste un vero e proprio filone di appassionati 😍 – cultori del lato estetico e artistico dello sperma che scivola sulla pelle.
Il nome nasce proprio dall’effetto visivo delle gocce di seme sul collo e sul petto, simili a piccole perle lucide. Una scena che, diciamolo, è spesso ben accetta dalla maggior parte dei partner. Naturalmente serve un minimo di logistica: se siete vestiti in macchina, forse meglio pensarci due volte. 😅
E ora, per i più curiosi, passiamo a un livello decisamente più scenografico, direttamente dal mondo del porno: il bukkake. Una pratica che in altre culture è considerata estremamente pornografica, pur non avendo nulla a che fare con i genitali, ma con il viso di chi riceve il seme. 🍑🔥
Il Bukkake
Cosa è il Bukkake?
Durante il sesso, un gruppo di uomini eiacula – tutti insieme o a turno – sul viso (e talvolta sul corpo) di una persona spesso inginocchiata a terra, a un livello più basso rispetto al bacino degli uomini. La scena ha una forte componente visiva e simbolica, che per molti diventa un concentrato di erotismo e sfrontatezza.
Ma perché proprio in Giappone? Per via di una curiosa legge: nei film porno giapponesi è obbligatoria la censura dei genitali. Penis pixelati, vagine sfocate… ma lo sperma? Quello no. Nessuna legge vieta di mostrarlo, e così i registi giapponesi hanno trovato il modo di spostare il focus sul viso e sul corpo, trasformando lo sperma nell’epicentro visivo del piacere.
In origine chiamato gansha (eiaculazione facciale), il termine bukkake fu consacrato nel 1998 dal regista Kazuhiko Matsumoto. Quindi sì, è roba dei Millennials… ahhh, gli anni ’90! 😍✨
La pratica poi è uscita dai confini del Sol Levante, conquistando prima gli Stati Uniti e poi l’Europa. Merito dei produttori pornografici americani che, alla fine degli anni ’90, scoprirono il bukkake nei film giapponesi e lo importarono per motivi pratici: serviva solo una star femminile, e il budget era salvo. 💸🎥
Questo viaggio sta per ...venire
Questo viaggio sta per… venire
Siamo giunti alla fine di questo viaggio nel mondo dell’eiaculazione sul viso. Spero che questo piccolo galateo 🌹 del cum on face ti abbia dato spunti per riflettere anche dal punto di vista di chi riceve e non solo di chi “libera al vento”. Perché diciamolo: tutto ciò che rientra in una sessualità più ruvida e viscerale richiede fiducia, intesa e complicità… e queste non dovrebbero mai essere date per scontate.
Per chi vuole esplorare visioni fluide e biancastre sul viso, sul collo (o ovunque la fantasia porti 🥵), ecco due must-have: l’imbattibile Creamy, campione di vendite, e il nuovissimo White Lube. E per chi non ha il pene ma ama il cum play, c’è lo squirting dildo di Strap-on-me pronto a fare magie.
Se invece vuoi rispolverare le basi prima di lanciarti nel climax facciale, non perderti il ripasso: come fare una spagnola perfetta e come fare un pompino perfetto. 🎨
Buon divertimento… e ricordati: chiedere è già metà del piacere. 😉
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96,00 €Circa Alaska Monroe
Alaska Monroe è la voce dietro il blog di Rosso Ciliegia Shop: appassionata esploratrice del piacere e della sensualità, scrive come se stesse chiacchierando con un'amica davanti a una tazza di tè (o un bicchiere di vino, a seconda dell’umore). Con delicatezza, ironia e quel pizzico di malizia che non guasta mai, Alaska ama condividere idee, ispirazioni, giochi e riflessioni sull’eros quotidiano, trasformando ogni articolo in un invito a scoprire – con leggerezza – ciò che ci fa stare bene.
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