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Soft Bondage: come iniziare a prendere / perdere il controllo

Banner con ragazza avvolta in una corda per articolo Soft Bondage.

Oggi si parla di Soft Bondage: cosa è, come si fa e cosa si usa per farlo. 🤩 Evitiamo la confusione e le paure di termini spesso utilizzati impropriamente.

Cosa è il soft bondage? Il Soft bondage o Light Bondage è un preludio del bondage che a sua volta è un sottogruppo del BDSM con il quale condivide alcuni aspetti come ad esempio una rudimentale forma di relazione impari in cui c’è un dominante e un sottomesso nella gestione della sessione e forme di restrizione minimali. Chiamato anche “Vanilla Bondage” per la sua iniziale semplicità, può essere praticato anche da chi non ha avuto esperienze di Bondage/BDSM, sia per i principianti, sia per chi vuole mettere un po’ di “pepe” e dinamicità al rapporto. 🥰

🤓 Facciamo chiarezza e distinguiamo:

Il bondage riguarda restrizioni nel senso fisico del termine, legature totali o parziali, impedimenti non solo fisici ma talvolta anche sensoriali. E’ un “gioco” di consensualità, responsabilità, consapevolezza e fiducia. Nel bondage solitamente gli strumenti sono limitati agli accessori necessari per raggiungere quell’obiettivo ovvero corde di vario tipo e in vari materiali, legami di vario genere, divaricatori, nastri adesivi e via discorrendo.

Il BDSM (Bondage, Disciplina, Dominazione-Sottomissione, Sadismo & Masochismo, include anche tra le sue varie sfaccettature il bondage, ma si estende a una relazione molto più articolata e densa di una gamma di sensazioni più ampia, tra cui ad esempio il dolore e la sua gestione. Il rapporto di dominante e sottomesso è articolato ed esercitato con vari strumenti bdsm come fruste, frustini, paddle, tickler, vari costrittori, dilatatori, e via discorrendo. L’esercizio di questa pratica è in evoluzione, alla scoperta di un panorama di sensazioni diverse, sia fisiche che emotive, al superamento dei propri limiti, al ripetuto esercizio psicologico, fisico, emotivo e sensoriale di dominazione e sottomissione, in modo volutamente gerarchico.

Perché li ho descritti entrambi? Perché li confondono in tantissimi e in molti sexy shop la categoria “Bondage” è indicativa di strumenti che invece sono proprio BDSM.

Nel bondage si cerca il dolore? Lo si allena? No e ancora no. Quindi viene da sé che quando parliamo di “Soft Bondage” stiamo parlando di un antipasto. Non di una cena completa. Se non si fa chiarezza in questo ecco che questo articolo dovrebbe diventare un minestrone di informazioni sulle tecniche BDSM e una aggiunta di giochetti erotici per “non farvi troppo male”. 🙄🤨

👉Nel soft bondage non ci si fa male per il gusto di esercitare le sensazioni dolorose

👉Nel soft bondage non si usano strumenti “professionali” tipici del BDSM.

👉Nel soft bondage non ci sono situazioni estremizzate.

👉Il soft bondage non è mai intimidatorio.

Se siete principianti potete sentirvi liberi di giocare soft bondage senza la paura che la situazione vada a finire in un terreno che non siete ancora pronti a sondare. 😳

E come si fa a non avere questa paura? Si fa come per il BDSM, 🤝 si concorda,  si limitano gli strumenti e i giochi e si vede come va. Poi magari, se si gradisce, si può poi rettificare il concordato e fare il salto per passare al soft bdsm e si inserisce qualche frustino, qualche pinza per i capezzoli, qualcosina in più. Non si è costretti a stare attaccati a una etichetta con dei paletti che sono delle barricate all’iniziativa MA siccome serve complicità e fiducia a tutti i livelli si deve prendere l’abitudine di concordare, e talvolta anche negoziare, prima di fare.

Quando si parla di concordare molti hanno paura di vivere l’obbligo emotivo 😰😨 di accettare cose che non piacciono solo per non sembrare “sfigati”. Sapete, so che è una cosa comune che fa leva sulle nostre insicurezze, ma è anche un falso problema 🤷‍♀️. Nel soft bondage, nel bondage e nel BDSM si concorda SEMPRE, a tutti i livelli. Anzi, più si alzano i livelli e più si concorda.

Potete vivere benissimo questo momento senza sentirvi incapaci, inesperti, sfigati. Perché è la “prassi” che si adotta in queste pratiche. Ed è la prassi che si adotta perché funziona, mette tutti in sicurezza (cosa fondamentale), e fa stare tutti bene permettendo di giocare a qualsiasi livello con fiducia.

Si può cambiare idea se prima ho accettato ma ora non mi va più? Assolutamente sì. In qualsiasi momento il gioco può finire. Anche se è soft bondage.

Quindi fatta la premessa veniamo a noi:

Come inizio a fare soft bondage se non l’ho mai fatto?

La maggior parte delle persone pensa di sapere tutto (ma tutto in teoria!) sul BDSM, forse perché diversi film e libri ne hanno parlato in maniera romanzata o talvolta estremizzata, e questo spesso crea l’idea che le situazioni saranno sempre e solo incredibilmente intense, ruvide, ed esclusivamente atte a fini sessuali. In verità il sesso penetrativo spesso non ci azzecca nulla con il BDSM che è molto più emotivo che sessuale. Ovvero, il sesso non è il fine ultimo pertanto potrebbe addirittura essere escluso dall’equazione.

Certo, potresti aspirare a instaurare usa relazione molto “ruvida”, e dura, e se questo è l’obiettivo ben venga, ma ciò non significa che non ci siano una miriade di altri metodi in cui puoi recitare forme di schiavitù leggera con nient’altro che le tue due mani. Il soft bondage si inserisce proprio in questa nicchia di condizioni.

Sebbene sia divertente, e parte del motivo per cui il BDSM è così vario e meraviglioso, non hai bisogno di toys o attrezzi per iniziare a fare soft bondage, e anzi molto spesso è meglio per te e la tua relazione iniziare con niente, specialmente se questo è tutto completamente nuovo per te.

Puoi cominciare a dare degli input, una sorta di segnali, di controllo e di dominazione che potranno poi svilupparsi man mano che acquisisci esperienza e comfort in questi tipi di approccio, e niente è più facile da controllare e comunicare di una stretta presa delle tue mani.

Nei momenti in cui ti trovi nelle diverse posizioni sessuali che piacciono a te e al tuo partner , un ottimo approccio per iniziare con il soft bondage è iniziare con la tua presa. Le tue mani sono perfette per creare un comportamento dominante e il tocco della pelle manterrà l’intimità durante le fasi iniziali facendo tutto sembrare tutto meno ruvido, rispetto che un accessorio.

Ad esempio durante le posizioni sessuali che consentono un facile accesso al polso, come la pecorina (doggy sylte) o anche qualcosa di semplice come missionario con le braccia stese sopra la testa, afferra saldamente il polso del tuo partner e impediscile/gli di muovere le braccia. Durante la pecorina, ad esempio, puoi tenere braccio del partner dietro la sua schiena e tenere bloccato il polso oppure tenere entrambe le braccia in posizione dietro la schiena mentre la testa poggia saldamente contro il letto.

E poi, naturalmente, tenersi stretti alle caviglie e ai piedi è sempre una forma perfettamente sottile di controllo soft bondage.

Cosa include il soft bondage?

1- Restrizioni con mani o con accessori (anche non professionali): possono essere accessori che si hanno in casa come cravatte, sciarpe, foulard, collant che possono fare da legatura. Ma possono essere anche strumenti adatti al soft bondage cose come manette con lo strappo in velcro, manette in tessuto elasticizzato o comunque restrizioni che non sono “professionali” né sono dotate di lucchetti, fibbie scorsoie con chiusure di sicurezza.

Più che la legatura in sé è l’uso che si fa si di quella legatura a rendere tale il soft bondage: se si fa in un contesto di gioco erotico anche la manetta più strong non esce dal contesto “soft”. Così come non  basta indossare uno strumento iper-strong per poter dire “faccio BDSM”.

Le mani spesso sono più che sufficienti in un livello soft bondage. Ad esempio potete tenere fermi i polsi, potete tenere un polso dietro la schiena del partner, bloccato sopra la testa, avvolgerli insieme con una sciarpa attaccati alla spalliera del letto o fare la stessa cosa ma con le caviglie. Siamo ancora in ambito soft bondage.

2- Privazioni di un senso come ad esempio la vista. Anche qui, le mani sono i primi accessori che avete e li potete usare per oscurare la vista del partner. Ma va bene anche un foulard, una maglietta o la cravatta. Ne abbiamo parlato in un articolo inerente al Blind Sex. Spesso viene limitato anche l’uso della bocca e della parola. Anche in questo caso sono le mani e le dita il primo strumento utilizzato ma anche morsi come le gagball sempre a livello basico quindi piccole e con i buchi per respirare.

3- Sculacciare: può rientrare in un contesto soft bondage anche se stiamo sconfinando verso il soft BDSM, naturalmente in questo caso per restare nel livello entry level è sufficiente utilizzare le mani. La sculacciata del soft bondage non è un gesto estremamente punitivo o se lo è, lo è in modo molto marginale, sicuramente non è atto a ricercare il dolore, ma rientra in un contesto di dominazione. Se fruste, frustini e paddle possono farci uscire dal livello “soft” meglio restare nel contesto sculacciata e non farlo galoppare verso la flagellazione 😅

4- Utilizzare toys o accessori : non rientra specificatamente nel soft bondage ma diciamo “ci può stare”, l’utilizzo di toys per creare delle sensazioni che vanno a coronamento della restrizione stessa. D’altronde il soft bondage è perfetto proprio per sperimentare pertanto ok a piccoli vibratori bullet, piccoli plug anali, oli da massaggio e affini. Sono toys che, se utilizzati, mentre uno dei partner è sottoposto a una restrizione o una legatura, possono guidare in un viaggio sensoriale o stuzzicare in un tira e molla, ritardando l’orgasmo o accelerandolo.

Stesso discorso per gli accessori, senza andare troppo su di livello un economico accessorio per iniziare è il piumino. Per i puristi con il fiato da apneista basterebbe anche il solo soffio (magari con una bella mentina!) per sfiorare i genitali, i capezzoli o altre zone sensibili e stimolarle al piacere.

5- L’utilizzo di una safeword: la safeword è una parola di sicurezza che viene scelta per determinare il momento in cui qualsiasi cosa si stia facendo, il gioco si ferma immediatamente. E’ importantissima in tutti i giochi che includono restrizioni a qualsiasi livello. La safeword deve essere una parola non confondibile con altre che potrebbero essere pronunciate erroneamente. Deve essere facile da ricordare e suggerirei di usare sempre la stessa. Vanno benissimo colori ad esempio.

Quando la safeword viene pronunciata il tutto si ferma in modo insindacabile e senza alcuna eccezione. Non fermarsi equivale a tradire un patto, rompere la fiducia, mettere l’altro in pericolo, a disagio. Pertanto la safeword deve essere sempre una disposizione esecutiva per entrambi: interrompe il gioco subito, senza patteggiamenti di sorta o tentativi di convincimento. 🙅‍♀️

Cosa bisogna avere sempre vicino quando si fanno legature ? Se facciamo legature (a prescindere dal materiale), è sempre bene tenere a portata di mano un paio di forbici.

Vorrei chiudere questo articolo di presentazione del soft bondage con le parole di Arden Leigh, autrice e direttore della formazione presso la più rinomata casa di dominio professionale di New York, la sua dichiarazione, in un’intervista con Karina Velasco, esplora i temi psicologici in gioco con il bondage:

Karina Velasco:

"Uno dei motivi per cui il bondage è così meraviglioso è che limitando la tua mobilità, liberi parti della tua mente perché non stai pensando a "beh, cosa dovrei fare dopo?". "Quando sei legato dal tuo partner non hai letteralmente altra scelta che arrenderti. Voglio dire, ognuno ha sempre una scelta. Puoi sempre rinunciare. Ma se questa è la scena che stai facendo, ti arrendi e puoi semplicemente vivertela. E c'è questa tranquillità in questo. C'è questa pace in questo che è davvero adorabile".